Dopo aver visto nel precedente articolo quanto forte arriva ad essere un canottiere, in termini di 1RM rispetto al proprio peso corporeo, cerchiamo di capire quanto la forza delle gambe possa essere utile al canottiere. Si perché il fatto che chi voga sia forte di gambe, non automaticamente vuol dire che la cosa sia utile.
Leggendo un interessante review del 2011 di Lawton pubblicata su Sport Medicine, troviamo dei dati interessanti, che cercherò di riassumere in questo articolo.
Sia il 1RM, ovvero il carico che l'atleta riesce a spostare per una ripetizione massimale, sia il numero massimo di ripetizioni sostenibili da un atleta con un carico compreso tra il 50 % ed il 70 % del proprio peso, sembrano essere correlati con il tempo registrato al remoergometro sui 2000 metri (con valori che si assestano tra il R=-0,5 ed il R=-0,6).
Anche test meno utilizzati sul campo per testare gli atleti, ma molto in voga nei laboratori di ricerca, come i test isocinetici supportano questa tesi: in canottieri di elite il risultato al test isocinetico alla leg estention ha una correlazione molto alta (intorno al R=-0,75) con la prova sui 2000 metri all'indoor rower.
Ma in effetti chiunque abbia remato già lo sapeva, che le gambe di un canottiere devono essere molto forti. Lo si capisce anche guardando un atleta, che i muscoli delle gambe sono tra i più sviluppati.
Bene, l'obiettivo di questo blog e cercare di capire quali sono le pratiche migliori per allenare la forza degli atleti (non solo degli arti inferiori), per massimizzare le loro performance e ridurre al minimo la possibilità di infortunarsi.
Continueremo a farlo nei prossimi articoli.
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